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La stagione dei pomodori: guida per coltivarli

L’estate sta arrivando… e anche la stagione dei pomodori! Il re degli ortaggi non può proprio mancare nell’orto di casa.

Oltre che a essere indispensabile per la nostra tavola, grazie alle sue numerose tipologie ed ai numerosi utilizzi in cucina, le piante di pomodoro sono quelle che danno più soddisfazione; poi volete mettere la soddisfazione di coltivarlo direttamente e a raccoglierlo con le vostre mani?

Esistono tantissime varietà di pomodori, quindi la prima cosa da fare e scegliere quella che preferite come sapore o che sapete di utilizzare più spesso in cucina.

Ecco un elenco delle principali varietà di pomodori che troviamo in Italia:


pomodori a grappolo È il pomodoro più “comune” e si trova in commercio tutto l’anno. Questa varietà è ottima per molti utilizzi ma da il meglio di se’ nelle lunghe cotture.

Può anche essere utilizzato: per fare una gustosa zuppa di pomodoro per condire la pizza per fare ottime conserve a crudo per le bruschette e le capresi


pomodori San Marzano La polpa di questo pomodoro rimane “soda” e questa caratteristica lo rende adatto soprattutto all’utilizzo in passate al pomodoro e sughi (è perfetto, per esempio, per il ragù).


pomodori cuore di bue Questo pomodoro rimane dolce e compatto. Ha la buccia sottile, che non necessita di spellatura. Ottimo nelle insalate.


pomodori da insalata Come si può intuire dal nome, questa varietà è chiamata così proprio perché è “da insalata”. Va raccolto a mezza maturazione, ancora verde, per catturarlo all’apice del suo sapore che rimane un po’ più aspro rispetto agli altri pomodori.


pomodori pachino Tipici della regione siciliana, questi pomodori sono molto dolci, hanno il gusto pieno e una polpa soda e profumata. Si utilizzano principalmente crudi per paste fredde, bruschette e come condimento di pizza e focacce.


pomodori ciliegini Questo pomodoro è piccolo, tondo e molto dolce. Perfetto per antipasti freddi, formaggi, insalate e per l’essiccatura.

IL TERRENO e IL CLIMA

Deve essere fertile, preparato con abbondante sostanza organica e deve avere un Ph di circa 6. Il terreno inoltre deve essere ben drenante per cercare di evitare i ristagni d’acqua e favorire l’insorgenza di malattie.

È una pianta relativamente resistente che però teme il gelo e soprattutto necessita di un’ottima esposizione solare.

Attenzione anche all’eccessiva aridità che può essere contrastata da una buona irrigazione e pacciamatura.

Se il vostro terreno per caratteristica è duro e argilloso prendete in considerazione la possibilità di baulare (baulatura detta anche cona o porca è un rialzo stretto e lungo, si realizza semplicemente spostando col badile la terra fino a creare da un lato un camminamento che è anche canale di scolo, dall’altro una collina su cui piantare una o due file di piantine) il terreno prima del trapianto come si fa con le fragole. La baulatura è una pratica molto utilizzata dai professionisti perché garantisce un ottimo attecchimento della pianta e un drenaggio fantastico che riduce le malattie.

PERIODO DI TRAPIANTO

Il trapianto può avvenire in serra o tunnel nel mese di  febbraio, marzo, aprile, oppure luglio per raccolti autunnali.

All’aperto invece è preferibile trapiantarli ad aprile, maggio, giugno, oppure luglio per raccolti autunnali in base alla temperatura minima della notte della zona dove abitate. Le nostre piante possono resistere fuori a temperature minime attorno ai 3-4 gradi grazie alla tecnica di produzione che abbiamo sviluppato negli anni.

Il consiglio è di piantare i pomodori il prima possibile, in base all’esposizione del vostro orto, in zona riparata, entro maggio.

In zone con sbalzi termici importanti e/o orti esposti a rugiade frequenti e terra dove l’acqua tende a ristagnare, è preferibile effettuare i trapianti tra fine aprile e la prima decade di maggio .

Il trapianto precoce utilizzando la nostra tecnica premette una resistenza alle malattie superiore nonché uno sviluppo più compatto del fusto della pianta con conseguente maggior produzione estiva.

TRAPIANTO

Prima di depositare la piantina nella buca controllare gli apparati radicali se sono abbondanti e avvolgono il pane di torba consiglio di aprire le radici della pianta praticando tagli a croce tutto attorno con un coltello e con le mani aprite le radici che stanno nel fondo.

Distanze consigliate di impianto: 40-50-cm sulla fila,  80 cm tra le file in maniera tale da poter passare fra le file per le necessarie operazioni colturali, una volta che la pianta è in produzione.

Per evitare che crescendo la pianta di pomodoro si sdrai, o peggio si spezzi sotto al peso dei frutti, è molto importante predisporre dei sostegni (vedi CANNE DI BAMBOO). Le piante vanno sostenute con canne, fili o pali al fine di evitare, in caso di venti forti,  la rottura dei bracci con i frutti attaccati.

LE IRRIGAZIONI

Il pomodoro predilige irrigazioni profonde e distanti dal fusto al fine di portare a 30-40 cm di profondità gli apparati radicali.

L’arieggiatura del terreno è fondamentale prima di ogni irrigazione, per questo motivo è importante evitare, soprattutto d’estate, di innaffiare il terreno senza aver mosso la crosta che non permette all’acqua di raggiungere gli strati più profondi. Possibilmente in produzione, se si innaffia a mano, è consigliabile farlo alla sera perchè, durante le ore più calde, il sole tende a fare evaporare l’acqua e l’umidità che ne consegue può bruciare le foglie.

D’estate sono quindi consigliate due irrigazioni se il vostro terreno rimane leggermente ombreggiato, oppure se avete un terreno più argilloso è sufficiente irrigare una volta sola.

Consigliamo sempre le seguenti modalità di irrigazione:

  1. Per chi possiede l’irrigazione a punti goccia, disporre 2 linee, una a destra e una a sinistra, della pianta a circa 10 cm dal fusto.

  2. Per chi invece innaffia a mano, la soluzione ottimale per produzioni abbondanti è di creare un canale a destra ed uno a sinistra lungo la coltivazione ed innacquare abbondantemente ad inizio canale fino a che l’acqua non scorre alla fine del tragitto delineato.

LE CONCIMAZIONI

Grazie alla nostra esperienza e a quella dei professionisti del settore, con il contributo fondamentale dei nostri clienti, abbiamo predisposto due linee di concimazione: una 100% naturale con prodotti ammessi in agricoltura biologica e una linea tradizionale a basso impatto sia per l’ambiente sia per le nostre piante, poiché le materie prime utilizzate e la tecnologia a lenta cessione dei principi attivi, permettono una qualità di rilascio delle sostanze nutritive ottimale.

LE PRINCIPALI MALATTIE DEL POMODORO


PERONOSPORA

E’ il principale fungo che attacca i nostri pomodori.

In primavera solitamente è causata dalla forte umidità, dagli sbalzi termici e dalla rugiada che si appoggia sulle foglie.

In estate, invece, l’evaporazione dell’acqua dopo un’irrigazione o una pioggia improvvisa, seguita poi da un sole cocente, tende a fare bruciare le foglie.


IL MARCIUME APICALE È un altro grosso problema dei pomodori soprattutto per la tipologia S.Marzano, ma non solo. Anche qui la soluzione è la seguente: irrigazioni per le piante a frutto lungo regolari 2 volte la settimana a partire dall’attecchimento della giovane pianta, utilizzo dei concimi da noi proposti come NU-CAL ,  un concime fogliare ricco di Calcio e Magnesio che previene e cura le fisiopatie dovute alla carenza di calcio. Questo concime professionale permette al 100% di risolvere il problema, ovviamente l’utilizzo del concime deve essere settimanale, la sera dopo le ore 18 a partire da fine maggio. La malattia si sviluppa solitamente quando la temperatura del terreno supera i 25 gradi.


MAL BIANCO

L’altra malattia fungina molto conosciuta è il MAL BIANCO, le foglie si coprono di una patina biancastra e colpisce in particolar modo le piante in cui ristagna acqua e le piante con fogliame fitto dove la circolazione d’aria è difficile e le foglie rimangono molto umide; l’utilizzo di IDROGENO CARBONATO DI SODIO, fungicida biologico senza giorni di carenza vi aiuterà tantissimo.


SPACCATURA e INGIALLIMENTO DEI FRUTTI Con le alte temperature nel periodo estivo aiutate le vostre piante con concimi ad alto titolo di potassio. Il potassio serve in particolare per dare consistenza ai frutti, colore e sapore e resistenza alle avversità. In questo senso si possono utilizzare diversi prodotti tra cui POTASSIO LIQUIDO.

INDICAZIONI PRATICHE

LA SCACCHIATURA DEL POMODORO

I germogli ascellari, detti polloni e conosciuti comunemente con il nome di cacchi o femminelle (da cui il termine scacchiatura o sfemminellatura) vanno rimossi con le dita o con le forbici. Questa semplice operazione, che va ripetuta con una certa regolarità per tutta la vita del pomodoro, serve a mantenere la pianta più vigorosa, ad avere frutti più grandi e sani ed a facilitare la prevenzione delle malattie fungine, dando più aria alla coltura. In genere, si consiglia di effettuare la scacchiatura sulle varietà indeterminate di pomodori, in quanto, senza questo intervento, le piante produrrebbero troppe infiorescenze e i frutti sviluppati sarebbero di minori dimensioni e peggior qualità.

Per questo motivo, questo tipo di operazione è molto importante su piante di pomodoro che producono frutti di grandi dimensioni come ad esempio il Cuore di Bue ed in genere le varietà insalatiere. Non è indispensabile su quelle che ne sviluppano di piccole dimensioni, ma è comunque consigliabile al fine prevenire l’insorgenza di malattie fungine. Con la manovra della “scacchiatura” si eviterà la perdita della dominanza apicale e si avrà una pianta dalla crescita ridotta, ma in cambio frutti più grossi, saporiti e sani.

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