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Dosatori proporzionali senza elettricità: cosa sono e come si usano in fertirrigazione

Aggiornamento: 22 nov 2022

Controllare le quantità d’acqua e gli apporti necessari ad una crescita ottimale delle colture, ecco la posta in gioco della fertirrigazione. Con un rapporto d’iniezione costante, un’iniezione omogenea e proporzionale, il dosatore proporzionale aggiunge una dimensione di flessibilità ai sistemi semplici ed ai sistemi automatizzati e permette al produttore di intervenire con tutta facilità quando lo ritiene necessario.

Il dosatore proporzionale idraulico nasce per scopi “agricoli” ma non proprio irrigui. Infatti venivano utilizzati per il dosaggio degli antibiotici (i cosiddetti fattori auxinici) nell’acqua di abbeverata dei polli.

Il compito non era facile e per diverse ragioni:

  1. quantità molto piccole da dosare

  2. grande precisione nel dosaggio

  3. dosaggio estremamente variabile e dipendente dal numero di polli che si stanno abbeverando in quel momento

  4. frequenti situazioni di mancanza di energia elettrica

Ad oggi il dosatore proporzionale idraulico è ancora ampiamente utilizzato nel settore avicolo a dimostrazione del fatto che in tutti questi anni ha svolto egregiamente il compito.

Per gli stessi risultati viene usato in Fertirrigazione in agricoltura.

Vantaggi della Fertirrigazione – Efficacia agronomica nettamente ottimizzata dalla contemporanea alimentazione idrica e minerale. – Frazionamento spinto degli apporti per soddisfare al meglio i diversi fabbisogni delle colture. – Limitazione limitazione degli eccessi di concime grazie ad apporti leggeri ma frequenti. – Applicazione di soluzioni nutritive attraverso il sistema d’irrigazione, assicurando una ripartizione omogenea nelle diverse particelle. – I minerali giungono pertanto al cuore delle radici con la possibilità di rispondere immediatamente al fabbisogno della coltura a tutti i suoi livelli. – Risparmio d’acqua, di prodotti e di manodopera. – Possibilità di automatizzazione.

In effetti, sebbene nel pieno campo l’utilizzo di dosatori idraulici proporzionali sia ancora scarso, nelle serre è elemento familiare e ben conosciuto.

Il dosatore in questione è un vero e proprio motore con tanto di cilindro, pistone e valvole! Non necessita di elettricità e la sua forza motrice viene fornita da portata e pressione.

In questo video vediamo il funzionamento:



Possiamo suddividere la macchina in tre distinte parti: Scocca: costituita da tutte le parti in plastica quali corpo, campana Motore: il meccanismo che determina il movimento del pistone Gruppo Aspirazione: Camera di dosaggio regolabile e aspirazione del concime

Scocca (o Carter) Racchiude il motore idraulico e rappresenta un involucro a prova di urti. Generalmente costituita in materiale plastico (poliacetale, EPDM) ma può anche essere ordinata in PVDF per particolari applicazioni

Motore Il motore idraulico viene realizzato con materiali del tutto simili a quelli del Carter ed ha una cilindrata variabile a seconda del modello scelto (es: un dosatore per 8 mc/h ha una cilindrata di 1,6 litri). E’ protetto da un cilindro in acciaio con funzione di prefiltro a rete (0,5 mm di passaggio). La velocità del motore idraulico è data fondamentalmente dalla portata (piu’ portata piu’ velocità). Il movimento a salire e scendere, il ciclo, viene determinato dall’apertura e chiusura di valvole (esattamente come un motore a scoppio). In fase di salita viene prelevata la soluzione dalla Camera di Aspirazione mentre in fase di discesa avviene la miscelazione con l’acqua e la spinta in linea

Gruppo Aspirazione La parte di maggior interesse è senz’altro la Camera di Aspirazione che, perfettamente regolabile, permette di prelevare la soluzione dal serbatoio nella quantità esatta che è stata impostata. O, meglio, la quantità prelevata è in relazione alla percentuale di iniezione selezionata sulla scala graduata e riferita al flusso che attraversa il dosatore. Naturalmente è presente un tubo ed un piccolo prefiltro da immergere nel serbatoio della soluzione fertilizzante. L’applicazione in serra è davvero ideale e permette al vivaista/produttore di “giocare” con i settori sapendo che la percentuale di iniezione rimarrà costante. Sarà il dosatore, modificando la velocità del ciclo, ad adattare il numero di dosate alla maggiore/minore portata.

Un bel vantaggio!!

Scelta del dosatore La scelta del dosatore sarà determinata essenzialmente dal fabbisogno di portata di irrigazione.

Il calcolo del fabbisogno in portata di irrigazione La portata di irrigazione minima: Moltiplicare il numero di tubi goccia a goccia (o irroratori o condotti) del più piccolo settore per la loro portata unitaria

1 000 x 2 l/ora = 2 000 l/ora = 2 m3/ora La portata di irrigazione massima: Moltiplicare il numero totale di tubi goccia a goccia di tutti i settori per la loro portata unitaria: 3 000 + 1 000 + 2 000 = 6 000 x 2 l/ora = 12 000 l/ora = 12 m3/ora

La scelta del dosatore La sua portata minima

Deve essere pari o inferiore al fabbisogno di portata d’irrigazione del settore più piccolo. Es. settore 2 : 2 m3/ora Possibilità: D 45 : da 100 l/ora a 4,5 m3 /ora D 8 R : da 500 l/ora a 8 m3 /ora D 20 S : da 1 m3/ora a 20 m3 /ora

La sua portata massima Possibilità: 1° In caso di irrigazione fertilizzante contemporanea di tutti i settori: Fabbisogno massimo in portata di irrigazione, ossia ≥ 12 m3/ora : Il dosatore richiesto è il modello D 20 S che va a 20 m3 /ora

2° In caso di irrigazione fertilizzante settore per settore: Fabbisogno d’irrigazione del settore più grande, ossia 3.000 x 2 l/ora = 6.000 l/ora, ossia ≥ 6 m3 /ora: il dosatore richiesto è il modello D8R che va a 8 m3 /ora

Nota: è preferibile scegliere un dosatore con un intervallo di portata massimo superiore al fabbisogno di portata d’irrigazione al fine di ottimizzare la durata di vita.

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